martedì 12 dicembre 2017

S H E C H O S E

Il mio istinto mi ha tradita raramente.
Non so fare molte cose ma la mia pancia non si sbaglia quasi mai in fatto di sensazioni.
Mi capita di capire le persone al primo sguardo
e, sebbene alcune volte mi sia dovuta ricredere, è altrettanto vero che quasi sempre
il tempo mi ha dato ragione.
In questo secondo anno a Londra mi sono capitate cose che ma avrei pensato succedessero.
Mi sono ritrovata a tornare a casa alle 10 di mattina dopo una nottata a ballare con amici
e con solo 1 h di riposo davanti a me prima di un turno di lavoro.
Mi sono ritrovata su un taxi a sperare di arrivata sana e salva a casa
quando il telefono mi aveva abbondano da un pezzo.
Mi sono ritrovata ad essere insultata davanti ad una persona che avrei sperato mi difendesse
e che invece è rimasta immobile a guardare la scena.
E ho mantenuto la calma.
Ho stretto forte i denti e trattenuto le lacrime.
Perché dovrei avere la forza di una donna e non l'insicurezza di una bambina.
Mi sono ritrovata a non desiderare altro che tuffarmi a letto dopo una brutta giornata
invece di uscire e perdermi per le strade illuminate a Natale di Londra.
Mi sono ritrovata a svegliarmi presto solo per stare al freddo a servire caffè durante un evento benefico.
Mi sono ritrovata a salutare amici e ad abbracciarne di nuovi.
Perchè questa città ti toglie molto ma ti dona tutto.
Mi sono ritrovata ad amare forte
e a resistere alla tentazione di trattenere qualcuno accanto a me
nonostante era tutto ciò che volessi.
Ho lottato,
ho sorriso, e riso fino a stare male,
ho pianto, forse mai come in questo anno.
Ho sentito la mancanza di chi mi fa stare bene
e ho goduto di ogni singolo attimo passato con chi vuole farmi stare bene.
Ho scoperto che so essere un'amica,
perchè so abbracciare, dire la verità e darti tutto ciò che ho, pur di vederti felice.
Ma so anche essere la tua peggiore nemica se mi ferisci.
E non serve che tu lo faccia diverse volte.
Basta una sola e mi vedrai sparire.
Ma fammi ridere e mi avrai sempre accanto a te.
E sono tranquilla, nonostante tutto,
perché, sebbene ci siano poche persone sulle quali io possa contare,
ci sarà sempre quella più importante di tutte con me
e sono io.
Non amerai mai nessuno
se prima non avrai imparato ad amare te stessa.
Non potrai mai convivere con nessuno
se prima non avrai fatto i conti con i tuoi disordini.
Non potrai mai fare ridere nessuno
se prima non ti ritroverai a ridere da sola nel pensare a qualcosa di buffo che ti è successo.
Non capirai mai le persone
se prima non imparerai ad ascoltare te stessa,
quello che la mente, il cuore e la pancia ti dicono.
Perché puoi fingere di non sentire,
di non capire, di non voler vedere
ma il tempo ti darà tutte le risposte.
Tutte, una dopo l'altra.
E solo allora, se sarai sempre stata onesta con te stessa
e con gli altri, potrai dirti, non dico felice,
ma fiera di te stessa.



She realized she had this one.
 Big, bold and beautiful life.
And she realized she didn't want to live it chasing and crying and apologizing. 
 Starving and fearing and regretting.    
She realized she wanted to live it proudly and freely and creatively.
Lovingly and fully and sweetly.
She realized she could choose.
And so she chose




4 commenti:

  1. BRAVA! stringi i denti e vai avanti! un abbraccio
    Cristina
    thehouseoftheblackbirds.blogspot.it

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  2. Una bellissima riflessione Silvia, hai ragione prima di tutto bisogna fare i conti con noi stesse, amarci, ridere con e di noi, curarela nostra anima, solo così diventeremo forti per affrontare sial le gioie ma anche i dolori della vita, ti abbraccio forte forte!

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  3. E' tutto vero e tutto bellissimo quello che dici.... brava...

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  4. bellissimo post! Un abbraccio Lory

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